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Chi sono

CIAO! Sono Marta.

Mi considero una ricercatrice, pedagoga e artista del movimento somatico. Da piccola praticavo sport a livello agonistico, e per molti anni ho continuato seppur non avendo un'attitudine competitiva ma istintivamente esplorativa, curiosa della relazione tra movimento, emozioni, pensiero e sensazioni. A diciassette anni ho scoperto il Metodo Feldenkrais, ed è stata la rivoluzione.

Cosa faccio?

Quando insegno mi piace creare uno spazio di esplorazione e di apprendimento dove invito tutti a lasciare andare il giudizio e trovare il piacere di muoversi, magari recuperando parti sé nascoste o dimenticate, e sviluppando quel dialogo costante tra sé stessi e l'ambiente in cui la consapevolezza ci ricollega al nostro potere personale. Accompagno persone che stanno affrontando una riabilitazione post incidente o intervento, tutti coloro che semplicemente vogliono sentirsi più a loro agio nel loro corpo perché hanno uno stile di vita molto sedentario, o al contrario molto esigente dal punto di vista fisico.
Con chi lavoro?

Insegno a tutti i tipi di persone, di tutte le età e i generi: a tutti coloro che sentono di voler espandere la propria curiosità e le proprie risorse. Ho lavorato con danzatori, musicisti, attori e cantanti. Insegno regolarmente allo Spazio Nu a Pontedera e offro workshop in Italia e all'estero. Lavoro con le donne sul tema del pavimento pelvico e delle sue relazioni con gli addominali e il respiro (questo lavoro è un workshop di due giorni o un laboratorio a più incontri online e in presenza). Offro anche sessioni individuali del Metodo Feldenkrais e di Ginnastica Ipopressiva. Come appassionata danzatrice partecipo a progetti indipendenti e offro lezioni e workshop di Contact Improvisation.

Come e dove ho studiato?

Sono insegnante certificata del Metodo Feldenkrais®, di Ginnastica Ipopressiva di Caufriez e laureata in pedagogia a Roma e Scienze e Tecniche dello Sport e dell'Attività Motoria Preventiva e Adattata a Firenze. I primi 15 anni della mia vita li ho dedicati all'equitazione e altri 15 alla danza. Ho studiato e vissuto tra Roma, Parigi e Barcellona. Da dieci anni vivo in Toscana. Ho studiato con molti insegnanti la Contact Improvisation, la forma di danza alla quale mi dedico principalmente, curando l'organizzazione di workshop e insegnando in Italia e all'estero.

foto © Aimone Bonucci

Lezioni Online

Libreria audio Soundcloud - fai lezione dove e quando vuoi!

Lezioni Feldenkrais® Live:

Tutti i mercoledì mattina 8:30-9:30 su: Gmeet

La Ginnastica Ipopressiva

Che cos'è?

La ginnastica Ipopressiva RSF (Riprogrammazione Sistemica Funzionale) è un metodo posturale sviluppato per la salute della donna inizialmente e poi per lo sport e non solo, dal Dottor Marcel Caufriez. L'obiettivo di questa pratica è rinforzare l’addome profondo coinvolgendo e quindi mantenendo tonico ed elastico il pavimento pelvico. Questo avviene tramite delle specifiche posture che lavorano in sinergia con il respiro. E’ un lavoro posturale globale molto profondo, che allunga le catene muscolari posteriori ed effettua un massaggio viscerale drenante.

La frequenza di allenamento sarà tra le due e le cinque volte alla settimana (a seconda del programma e della sua fase), eseguendo gli esercizi ripetutamente per un minimo di 20 minuti. Le persone, spesso le donne, si rivolgono a questa ginnastica per migliorare problemi posturali che includono disfunzioni del pavimento pelvico. Praticando la ginnastica ipopressiva possiamo migliorare la gestione posturale, statica e dinamica, e prevenire e migliorare (in collaborazione con il terapista) problemi alla schiena (cervicale, toracica e lombare), nonché di tutti i tipi di ernie (iatale, addominale, della colonna vertebrale, inguinale o vaginale, inclusa l'incontinenza urinaria).

L’allenamento si sviluppa attraverso diversi livelli di progressione, che vanno da esercizi statici a esercizi dinamici, e una volta imparati i pilastri delle posture se ne possono eseguire ogni giorno due o tre per alcuni minuti, così da poter svolgere facilmente in autonomia una parte dell’allenamento come mantenimento tra le sedute. Sebbene dipenda dalla situazione iniziale di ciascuna persona, il periodo di "riprogrammazione" dura solitamente tra i tre e i sei mesi.

Scopri cosa contiene il percorso sulla consapevolezza del pavimento pelvico e la sua relazione con la postura (respirazione e addominali) che organizzo sotto forma di workshop, lezioni e masterclass: (PDF)


logo ginnastica ipopressiva

Testimonianze

“Marta è una professionista che unisce eccellenza tecnica e di cuore. Con grande semplicità, chiarezza, decisione e rispetto, è capace di accompagnare ciascuno (in sessioni di gruppo o private) all’apertura e al movimento che il proprio corpo-anima cerca e chiede. Super consigliata per chiunque desideri migliorare la qualità della propria vita ❣️ il Feldenkrais è elisir di buona e lunga vita, fatto con Marta è leggerezza e profondità insieme!

— Laura, 40 anni, scrittrice

"Ho iniziato queste lezioni un po’ per curiosità un po’ per bisogno… adesso non ne potrei fare a meno! Grazie al metodo Feldenkrais ed alla ginnastica ipopressiva ho scoperto il mio corpo … grazie a Marta e alle sue lezioni ho scoperto il mio modo di camminare, respirare, muovermi, e ho trovato una nuova consapevolezza."

— Genny, 42 anni, commessa

“Avevo sempre sentito questo nome, Feldenkrais, e sempre mi aveva incuriosita , così l’ho provato e adesso non lo lascio più! Mi ha aiutato tantissimo nel lasciarmi andare, a lasciare andare tensioni nel corpo e saper ascoltare ciò che mi muove da dentro. E poi l'Ipopressiva per la postura e il respiro … insomma una combo vincente! Grazie Marta!"

— Paola, 60 anni, insegnante hatha yoga

“Il Feldenkrais è un metodo eccezionale per indagare ed esplorare il proprio movimento e gli schemi motori, apprendere e riapprendere. La guida di Marta è assolutamente chiara e precisa e al tempo stesso semplice, di quella semplicità data da una grandissima esperienza e professionalità che la rende speciale e adatta a tutt*. Nelle sue lezioni mi sento accompagnata a cercare dentro di me, con umiltà, cura e attenzione. Uno spazio prezioso."

— Maruska, 48 anni, danzatrice

“Sono in menopausa da circa 10 anni. Da oltre 2 anni seguo regolarmente i corsi di ipopressiva in lezioni individuali, con Marta Iucci, e, se prima poteva capitare di perdere qualche goccia di urina nel tossire, ora non succede assolutamente più. Il corpo mi è anche cambiato, ricompattando l'addome e facendo riemergere con più visibilità il punto vita. Ho acquisito anche più consapevolezza della postura e delle mie scapole. Sono molto soddisfatta di questa pratica e Marta è davvero competente, empatica e attenta. Faccio il medico, e anche le pazienti a cui l'ho consigliata sono molto soddisfatte."

— Emanuela, 52 anni, medico

“Marta ha la dote di far sentire a suo agio chiunque, grazie alla sua esperienza nel metodo Feldenkrais e alla sua naturale empatia anche un corpo rigido e pesante come il mio è riuscito a trovare una sua strada nella contact improvvisation. Le lezioni hanno sempre una propedeutica permeabile ai feedback del singolo e del gruppo sicché ogni incontro diventa un'esperienza di comunicazione e crescita"

— Stefano, 44 anni, liutaio

Danzando con Jesus Alonso, Madrid, Estudio 113

Foto © Nadia Argenzano, Spazio Nu

Danzare Contact Improvisation

La contact improvisation è una forma di danza in cui intratteniamo un dialogo con una o più persone nel contatto fisico, in ascolto delle sensazioni relative al proprio peso, alla gravità, allo spazio. Il punto di contatto cambia durante la danza, senza "prese” o "mosse" da imparare: i partners si muovono nell'improvvisazione. Alcune azioni che ci ritroviamo ad esplorare sono il dare peso, offrire supporto, trovare e lasciare andare il contatto, rotolare e scivolare, volare e cadere, viaggiare sopra e intorno al corpo del partner in un mutuo ascolto. La danza può apparire lenta, minimalista e meditativa, oppure molto dinamica, acrobatica e assomigliare a una lotta o ad un'arte marziale.

Il contatto fisico può essere lieve o si può scambiare peso fino a generare cadute e voli. Essendo le sensazioni la guida di questa conversazione fisica con il partner e l’ambiente che ci circonda, uno stato di rilassamento, curioso e di apertura è necessario e viene al tempo stesso nutrito dalla pratica di questa danza. Riduciamo lo sforzo e amplifichiamo lo spettro delle nostre sensazioni. Grazie a tutto questo la Contact Improvisation è una forma di danza molto inclusiva, che offre la possibilità a persone con abilità molto diverse di muoversi e di farlo insieme, e questo fa si che si riescano ad oltrepassare le barriere delle differenze, unendo e creando un forte spirito di comunità.
La Contact Improvisation (CI) fu presentata per la prima volta come una serie di performance ideate e dirette dal danzatore e coreografo americano Steve Paxton nel giugno 1972 alla John Weber Gallery di New York City. Steve Paxton, un ballerino con esperienza nella ginnastica e nelle arti marziali, è stato membro di diverse compagnie di danza moderna a New York negli anni '60, tra cui quella del coreografo rivoluzionario Merce Cunningham e del suo collaboratore di lunga data, il compositore John Cage, uno dei maggiori innovatori nel campo della danza classica. pensiero musicale e artistico.

Paxton è stato uno dei principali promotori delle performance rivoluzionarie del Judson Dance Theatre a metà degli anni '60 a New York, sfidando le ipotesi sulla danza e aprendo nuove possibilità per la forma d'arte, compresi quali tipi di movimento potrebbero essere considerati danza e come vengono realizzate le danze. Le radicali proposte coreografiche di Paxton negli anni Sessanta includevano la sua esplorazione dell'improvvisazione, sia in solo che in gruppo, in particolare con il collettivo di teatro-danza Grand Union (1971-1976), che comprendeva Yvonne Rainer, Barbara Lloyd (Dilley), Nancy Lewis, David Gordon, Douglas Dunn e Trisha Brown. Fu durante il suo periodo con la Grand Union che Paxton propose per la prima volta la Contact Improvisation.

Le mie / i miei insegnanti

Nita Little, Ray Chung, Martin Keogh, Nancy Stark Smith, Joerg Hassman, Jess Curtis, Charlie Morrissey, Anya Cloud, Otto Ramstad, Asaf Bachrach, Gabriella Maiorino, e altri ancora.

LINK Contact Quarterly

* “Contact Quarterly, un veicolo per muovere idee“è una rivista internazionale di danza, improvvisazione, performance e arti del movimento. E' un importante riferimento per la diffusione di materiali storici e attuali sulla Contact Improvisation.

Foto © Sergey Semichay, ECITE, Portugal

Foto © David Aguirre, La Réunion 3.0, Madrid

Foto © Vanessa Zecchi, workshop Feldenkrais & CI 50 Days Movement Retreat, Siena


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